Il nevaio superiore del Piz Fenga
Piz Fenga (Fluchthorn)

Una proposta assurda ma irrinunciabile. Mega anello con partenza da Sent, vetta e rientro per la Val Tasna. Arrivo a casa di Ueli Sabato sera dopo una bella gita al Piz Daint. Prima di cena portiamo una macchina al punto di arrivo, in modo da evitare un terrificante rientro a piedi o con autostop. Dopo un’ottima cena a base di Zürigschnätzlets, andiamo a letto puntando la sveglia alle quattro, in modo da essere in marcia per le cinque.

Partenza da Sent

Partenza!
Partenza!

Partiamo direttamente da casa sua sci in spalla. Sfruttiamo la pista da sci ancora aperta per raggiungere la Fuorcla Soèr. L’innevamento è praticamente assente, c’è solo una striscia bianca che attraversa i prati, sconsolante. In due ore e mezza raggiungiamo il passo e ci prepariamo per la prima discesa. La prossima meta è la Fuorcla Davo Lais. La neve è poca ma bella da sciare, anche se i sassi sono sempre in agguato. Rimettiamo le pelli e puntiamo il passo.

Il Piz Fenga dalla Fuorcla Davo Lais
Il Piz Fenga dalla Fuorcla Davo Lais

Alla Fuorcla Davo Lais finalmente vediamo la nostra meta, ancora lontana. Dopo una breve discesa, cambiamo di nuovo assetto per raggiungere lo Zahnjoch. I pendii sono sempre dolci, si sale molto bene. Dal passo scendiamo per pochi metri fino all’attacco del canale sud del Piz Fenga. Qui calziamo i ramponi, prepariamo il materiale e iniziamo a risalire il canale di sinistra, meno ripido.

Il canale sud e la vetta

Parte alta del canale
Parte alta del canale

Si sale bene con i bastoncini. Poco prima della fine attraversiamo verso il canale di destra: qui la picca torna utile. Gli ultimi metri molto ripidi (50°) portano al deposito sci, abbastanza stretto ma comunque comodo. Lasciamo gli sci e iniziamo la salita alla vetta. Ci portiamo dietro un cordino, non si sa mai. Alcune tracce salgono direttamente verso la parete, ma la via normale sfrutta una facile cengia poco sotto il deposito sci.

Facili cenge dopo il deposito sci
Facili cenge dopo il deposito sci

Dopo la cengia, un breve canalino e successivamente un traverso verso destra dove troviamo un fix. Per facili roccette guadagniamo l’evidente nevaio finale. Nessun segno di passaggi di III° citati in alcune relazioni. Il nevaio è molto ripido nella parte iniziale — 55° max — poi spiana sempre di più fino alla grande croce di vetta. L’arrivo in vetta è stato davvero emozionante, sia per il fatto che eravamo completamenti soli, sia per la lunghissima salita. Scendiamo al deposito sci ripercorrendo la traccia di salita, facendo molta attenzione nel tratto ripido del nevaio.

La lunghissima discesa

Discesa con gli dal Piz Fenga
Discesa con gli dal Piz Fenga

Con molta cautela mettiamo gli sci — c’è poco spazio! — e iniziamo la discesa. Prima curva molto ripida da non sbagliare, poi le pendenze si assestano sui 45°. La neve è un po’ molle ma tutto sommato non è male. Dalla base del canale scendiamo ancora qualche metro con gli sci. Qui sbagliamo e decidiamo di ripellare subito per raggiungere il Pass Futschöl. Poco dopo ci troviamo sopra un ripido pendio e siamo costretti a rimettere gli sci. Distrutti raggiungiamo la Zollhütte — non custodita — e, poco dopo, il passo.

La lunga Val Uschai
La lunga Val Uschai

Dal passo inizia l’ultima, lunghissima, discesa. Sfruttiamo un bel canale sulla sinistra per arrivare al Plan da Mattun, dove siamo costretti a racchettare. Fortunatamente dal bivio con la Val D’Urezzas in poi la pendenza è sufficiente e ci lasciamo scivolare verso valle. Purtroppo la stradina finale della Val Tasna presenta un innevamento discontinuo, e ci costringe a un terribile togli e metti finale.

Dopo 32km, 2750m di dislivello, 4 colli e un canale arriviamo all’auto completamente distrutti. Non ho più un briciolo di energie, ma la soddisfazione è immensa. Sono queste le giornate che non verranno mai cancellate dalla memoria, ne vale sempre la pena. Gita impegnativa sia fisicamente che tecnicamente — OSA — da affrontare in ottime condizioni fisiche. Le valli del Silvretta offrono numerosissime gite anche semplici, è una bellissima zona per lo scialpinismo.

Aggiornamento Giugno 2023 ⚠️

Una grossa frana ha purtroppo cancellato la vetta principale del Fluchthorn.