Tramonto a Svolvær
Scialpinismo alle Lofoten

Finalmente il viaggio alle Lofoten, rinviato a causa della pandemia. Partenza da Malpensa, quindi Oslo e infine l’aeroporto di Harstad/Narvik, dove pernottiamo nel vicino Evenes Airport Hotel. Camere piccole, ma pulito e con una buona colazione. L’Indomani partiamo in macchina verso Svolvær. Dopo due ore e mezza arriviamo a destinazione.

Il colpo d’occhio sulle montagne che si elevano direttamente dal mare è fantastico. Alloggiamo al Svinøya Rorbuer, un residence con diverse abitazioni. Gli appartamenti sono curati e confortevoli. Alcuni sono più belli degli altri, con un affaccio diretto sul mare e la sauna, ricordatevi di richiederli esplicitamente nel caso vogliate andarci.

Il tempo di vestirsi e partiamo per la prima gita, giusto per prendere confidenza con l’ambiente e il clima. Subito un assaggio del vento norvegese, con raffiche impetuose sul colle.

Prima gita, il Varden

Svolvær dal Varden
Svolvær dal Varden

Si tratta dell’itinerario più famoso della zona. Oggi tempo da lupi, partiamo sotto una fitta nevicata, che in basso è addirittura mista a pioggia. Lungo avvicinamento sulla pista di fondo, si risale poi un costone che permette di raggiungere i pendii sommitali. Rimanendo sulla dorsale di destra raggiungiamo la sella dove togliamo gli sci.

Nel frattempo il cielo si è aperto, regalandoci un magnifico panorama su Svolvær e 20 cm di polvere! Discesa commovente, condizioni e location perfetti, impossibile desiderare di più. Ripelliamo in direzione del Simitinden. Qui la neve ha subito l’azione del vento, non è bella come prima. Lunga discesa fino alla pista di fondo e ripellata per tornare alla macchina, buona la prima!

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Seconda gita, il Rundjfellet

Tempo da lupi al colle
Tempo da lupi al colle

Oggi ci aspetta un bella traversata che tocca la cima del Rundjfellet. Purtroppo la meteo non ci dà tregua, e siamo costretti a rinunciare al colle. Vento fortissimo e visibilità zero, impossibile continuare. L’azione del vento ha rovinato la neve. La discesa sarà un calvario, soprattutto nella parte bassa con neve molle e un fitto bosco di betulle.

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Terza gita, Varden Bis.

Lo Stordinden dal varden
Lo Stordinden dal varden

Alla mattina — visto il maltempo — gita al piccolo villaggio di Henningsvær. Merita sicuramente una visita, il porto è molto suggestivo e il campo da calcio non è da meno. Ottimo caffè al Trevare fabrik e poi partenza per la gita. salta l’itinerario programmato per mancanza di neve nella parte bassa, ripieghiamo sul Varden ma salendo dalla valle opposta.

Magnifico avvicinamento in un suggestivo bosco di betulle, poi ampi pendii fino al colle raggiunto due giorni prima. Questa volta andiamo in cima, dove si apre un magnifico panorama sullo Stordinden. Discesa stupenda con 20cm di polvere su fondo duro. Più in basso — come spesso accade — la neve si appesantisce e cerchiamo di sopravvivere fino alla macchina.

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Quarta gita, Store Kvittind

In cima allo Store Kvittind
In cima allo Store Kvittind

Quarta gita semplice ma sciisticamente stupenda. In vetta ci concediamo una discesa dal versante opposto per poi ripellare di nuovo fino alla cima e scendere direttamente dalla vetta per rientrare al parcheggio. Neve stupenda anche oggi ma — anche oggi — gli ultimi 200m sono di neve molto pesante.

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Quinta gita, Geitgallen

Ambienti magnifici verso il Geitgallien
Ambienti magnifici verso il Geitgallien

La gita più bella e impegnativa della zona. Si può affrontare da tre diversi itinerari:

  • Dal versante est, il migliore se si vuole andare in vetta.

  • Dalla south gully, il più tecnico

  • Dal canale sud, il più scenografico

Prima parte — come spesso accade — su un lungo falsopiano, poi un ripido canale che porta ai pendii superiori. Scenari incredibili, con cime incrostate di neve con il mare sullo sfondo. Ci fermiamo al colle sotto la vetta. Per andare in cima meglio il primo itinerario, da questo lato bisogna tribulare un po'. In ogni caso picozza e ramponi necessari.

Discesa su bella neve nella parte alta poi marcia e tritata nel canale. Sprazzi di firn nel bosco ma molto effimeri.

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Rientro e considerazioni finali

Rientro in Italia
Rientro in Italia

Viaggio stupendo, a mio avviso più bello dell’Islanda. L’ambiente è meraviglioso e ci sono infinite possibilità per le gite. Siamo stati fortunati, tranne una giornata di maltempo, le altre sono state fantastiche — per gli standard norvegesi — chiaramente.

Spesso la notte nevicava regalandoci quasi sempre polvere nella parte alta. I primi 200m circa rimangono sempre umidi vista la vicinanza con il mare. Se volete andare portatevi tutto il goretex che avete: tra vento, pioggia e neve è obbligatorio. Non scoraggiatevi se al mattino fa brutto, la variabilità è spiccata, le aperture, con un po' di fortuna, arriveranno.