Piz Griatschouls

Relazione dell’itinerario di scialpinismo al Piz Griatschouls da Zuoz. Percorso fino alla vetta principale per la cresta ovest

Il Piz Ketsch dalla cresta

Relazione

Terzo tentativo stagionale al Griatschouls: due volte respinto dal maltempo, speriamo sia la volta buona! Sono da solo, colazione obbligatoria al Moreschi e poi Zuoz. Parcheggio davanti ad un capannone in legno, non vedo divieti, speriamo bene.

Partenza gelida a -16°C, ma basta alzarsi di poco per superare l’inversione termica e avere caldo. Con un lungo falsopiano mi porto all’inizio del pendio. Il percorso è molto evidente impossibile sbagliare. La giornata è magnifica, poco vento e cielo completamente sereno.

Panoramica di Zuoz

In breve raggiungo il piccolo bivacco posto a circa metà salita. Il bivacco è sempre aperto, ne approfitto per mangiare qualcosa e cambiare la maglietta. Riparto puntando la ripida dorsale davanti a me. È il percorso più ripido e faticoso, ma anche il più sicuro. Le pendenze poi diminuiscono fino allo strappo finale che porta in cresta.

La persona prima di me è salita a piedi, ma la neve è profonda, meglio salire con gli sci. Qui la pendenza aumenta decisamente, ma il tratto è breve, bastano quattro pertichette.

La cresta finale

La cresta dal deposito sci

Lascio gli sci e indosso i ramponi per affrontare la cresta. La prima parte è molto semplice. La paretina finale può essere affrontata in due modi: lungo il canalino nevoso sulla destra o per le roccette sulla sinistra. Scelgo le roccette, la neve è intonsa, rischio di sprofondare. Massimo secondo grado, leggermente esposto. Ramponi obbligatori, picozza consigliata ma non fondamentale.

La discesa

Sono in cima, non c’è nessuno, un momento bellissimo. Foto di rito e scendo. Tratto ripido per scendere dalla cresta poi lunga discesa verso Zuoz. La neve non è delle migliori, ma lo sapevo. Veniamo da un lungo periodo di stabilità che, complice il ciclo di fusione e rigelo, ha creato una bella crosta non portante. Oggi sono venuto per la vetta non per la sciata.

Lungo rientro verso casa, non prima della solita pausa al Migrolino di Samedan, con merenda a base di panino al tonno e Radler Calanda.

Buona la terza!

Mappa e tracce

Quota minima
0m
Quota massima
0m
Dislivello
0m
Distanza
0km

NB: La rilevazione gps potrebbe non essere sempre precisa e riportare valori errati

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