Le montagne della Valle di Blenio
Scialpinismo Punta Larescia, Le montagne della Valle di Blenio

Oggi siamo in tre: io e Carlotta con gli sci e mio papà con le ciaspole. Parte la ricerca di una cima semplice, mai fatta prima, con dislivello contenuto e bei panorami. Scelgo il metodo “Google Earth”, ovvero punto una zona, cerco foto e risalgo agli itinerari. Scelgo la valle di Blenio e trovo la Punta Larescia, sembra una meta perfetta con i suoi dolci pendii e il panorama sull’Adula.

Parcheggiamo in località Pianezza lungo la strada per il Lucomagno. Pelli, Artva e siamo pronti a partire. Primo tratto lungo una strada forestale, ideale per prendere il ritmo. In località Tecc Busc la traccia, sempre ben battuta, prosegue in una bella foresta di pini. Superiamo degli alpeggi incantevoli che regalano scorci da cartolina. In località Piano Cassinella, abbandoniamo il sentiero che conduce alla Capanna Gorda per risalire verso ovest in direzione della vetta.

Scialpinismo Punta Larescia, La valletta
La valletta

Qui le pendenze aumentano, fa caldo, Carlotta rischia di fondere ma tiene duro. Al termine del tratto ripido si entra in una magica valletta che conduce a un dosso. Un altro breve tratto ripido ci consegna a un’ampia cresta che conduce alla croce di vetta con il Bivacco “Nido dell’Aquila”. Il panorama merita, è una gita ricca di spunti fotografici.

Una discesa da dimenticare

Scialpinismo Punta Larescia, Capanna nido d’acquila
Capanna nido d’acquila

Ora però dobbiamo fare i conti con la discesa. Con lo zero termico alle stelle, la neve è quasi insciabile. Mio papà scende lungo il percorso di salita, io e Carlotta optiamo per la discesa alla Capanna Gorda. Seguiamo la cresta per pochi metri fino a incontrare il vallone della discesa. Neve disastrosa, crosta umida non portante: non proprio l’ideale per chi muove i primi passi in fuoripista. Carlotta però tiene duro e riesce ad arrivare alla capanna.

Da qui riprendiamo la traccia battuta dalle motoslitte per rientrare a Piano Cassinella dove ci sta aspettando mio papà. In discesa si percorre a ritroso la traccia di salita, il massimo che si riesce a fare è lo spazzaneve, non un granché. Nel complesso una gita più per ciaspolatori che per sciatori, molto bella però dal punto di vista paesaggistico.