Mare di nubi dalla cresta
scialpinismo Resegone, Mare di nubi dalla cresta

Rientro ufficiale dopo 3 mesi di stop. La sindrome della bandelletta ileotibiale ha colpito duro, l’età purtroppo avanza inesorabile. Il giorno prima il test al Cimone di Margno mi aveva dato buone sensazioni, ora dovevo provare una gita vera. Pietro mi propone il Resegone da Morterone, una montagna che ho salito decine di volte, ma mai con gli sci. Visto il buon inizio d’inverno con neve a quote basse, è un’occasione da non perdere.

Partenza classica dalla piazzola dell’elicottero con 20/30 cm al suolo; molti ciaspolatori ma anche diverse persone con gli sci. Traccia perfetta e regolare nel bosco. Raggiungiamo velocemente la Sorgente Forbesette e quindi il colletto dove si incontra il sentiero che sale da Brumano.

scialpinismo Resegone, Cresta finale con il sole!
Cresta finale con il sole!

Fuori dal bosco le pendenze aumentano, ma la traccia rimane sempre agevole. In cresta scenario mozzafiato, mare di nuvole verso la pianura che cerca di strabordare sul versante NE. Riusciamo ad arrivare sci ai piedi al Rifugio Azzoni proseguendo senza solo fino alla croce di vetta.

La discesa

scialpinismo Resegone, Rientro al Morterone
Rientro al Morterone

Tornati al rifugio togliamo le pelli e ci prepariamo per la discesa. Scendiamo diretti lungo il pendio di vetta con buona neve. Mi infilo nel canalino di destra ritrovando la traccia di salita. Le gambe per ora tengono, anche se bruciano per la mancanza totale di allenamento.

Un secondo canale, questa volta più stretto, ci riporta nel bosco. Pietro come al solito scende a bomba, lui se lo può permettere, io cerco invece di sovraccaricare la gamba il meno possibile. Qui la neve non è un granchè, tritaggio totale con accenno di crosta. Finito il canale un lungo traverso ci riporta nei pressi del colle.

Bacchettando non poco puntiamo verso il traliccio dell’alta tensione sulla Costa del Palio. Discesa finale in stile “si salvi chi può”, tra arbusti, crostoni e toboga creati dai numerosi passaggi. Si salva il pratone finale con neve discreta.

Nel complesso una sciata di media qualità. La cosa bella però è stata sciare sulle montagne di casa, un’esperienza che regala emozioni particolari. Ciliegina sulla torta il costatino di magrello all’Alva, un classico.