Piz Cam
Escursione al Piz Cam in Val Bregaglia con partenza da Casaccia e rientro ad anello a Vicosoprano
Relazione
A volte basta cercare sulla cartina per trovare un’escursione magnifica. I requisiti sono sempre quelli: belle valli, ottimi panorami, poco conosciuta e possibilmente con giro ad anello. Trovo il Piz Cam, un magnifico balcone sul gruppo del Badile. Partenza da Casaccia, dove inizia la carrareccia che sale nella Val Maroz. Si lascia l’auto in un comodo parcheggio non a pagamento.
Partenza da Casaccia
Saliamo seguendo la carrareccia per poi percorrere tutta la valle lasciando a quota 1790m la deviazione per il Septimer Pass. Si passa per l’Alpe Maroz Dora e si continua, in dolce salita, fino all’Alpe Maroz Dent. Qui pieghiamo leggermente a sinistra — in discesa — fino ad un ponticello, superando una zona di torbiera. Prendiamo la traccia segnata con segnavia bianco rossi, che sale ripida a zig-zag fino ad arrivare ad una sella presidiata da caratteristici ometti. Ora si entra nella Val da Cam e la percorriamo tutta in direzione sud fino ad arrivare al Pass da Cam, non riportato sulle carte svizzere.
A quota 2500m circa, si apre una vista stupenda sul Badile, il Cengalo, la Cima Castello, l’Ago di Sciora e tutte le Retiche fino al Bernina. Dal passo, puntiamo la vetta abbandonando la traccia che scende a Vicosoprano. Si segue una cengia erbosa, senza percorso obbligato, fino ad incrociare la cresta SW. Piegando a sinistra, per facili roccette, raggiungiamo la vetta del Piz Cam. Splendida vista su tutta l’Engadina ed i monti della Val d’Avers, il Lunghin, il Grevasalvas, il Surgonda, l’Agnel, il Candreva e il Platta. Tutte cime che abbiamo salito.
Rientro ad anello a Vicosoprano
Rientrati nei pressi del passo, riprendiamo il sentiero che scende ripido a Vicosoprano. Si passa per il Lago da Cam, il Plan Lo, l’Alpe Sdarva e poi giù nel bosco di abeti fino alla quota 1400 m. Qui troviamo chiuso per frane il sentiero che scende diretto a Vicosoprano. Siamo costretti a prendere a destra il sentiero “Belvedere” che porta ad incrociare una forestale per Vicosoprano. Ripresa la seconda auto, o il postale, si ritorna a Casaccia. Escursione da cinque stelle, consigliatissima, soprattutto in autunno, quando i colori sono al massimo e la cima è generalmente sgombra dalle nuvole. Portate i ramponcini, la Val Maroz è un freezer!
Galleria fotografica
Potete usare le foto come volete, ci dedico tempo e passione quindi una citazione con il link al mio blog è opzionale ma tanto gradita. In questo caso scrivetemi per dirmi dove l’avete usata 🙂
Mappa e tracce
- Quota minima
- 0m
- Quota massima
- 0m
- Dislivello
- 0m
- Distanza
- 0km
NB: La rilevazione gps potrebbe non essere sempre precisa e riportare valori errati
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