A picco sulla Val Darengo
Escursionismo al Monte Duria

Continua l’esplorazione della catena dei Monti Lariani. Dopo una breve puntata al Rifugio Vincino in Val Fiumetto, eccomi di nuovo in zona. Lasciata Peglio prendo, appena dopo la chiesetta della Madonna del Gorghiglio, la strada stretta ma asfaltata che porta alla località Bodone. Lascio l’auto nel parcheggio di quota 1170 circa. 

Partenza da Bodone

Escursionismo al Monte Duria
l’Alpe Motta

Dopo la lunga e forzata sosta causa coronavirus sto riprendendo l’allenamento accompagnato come sempre da mio papà con il quale condivido volentieri queste gite. Seguiamo le indicazioni per il Monte Duria che danno a 3h e 40m e con ripido sentiero e qualche zigzag saliamo all’Alpe Motta per poi costeggiare sul versante NE il Monte la Motta ed arrivare, per una carrareccia in leggera discesa, all’Alpe Paregna.

Fatto rifornimento d’acqua ad una fontana, seguiamo le indicazioni per la nostra meta e dopo circa duecento metri lasciamo un tratto cementato per prendere a sinistra, la traccia che sale ripida lungo tutta la dorsale SE del nostro monte. Raggiungiamo così la quota 1950 in una bella conca di ganda ove si trova un grande masso e un ricovero per animali. Breve sosta per uno spuntino e via verso la cima che vediamo appena sopra di noi. La traccia si perde fra l’erba ma con un poco di attenzione la ritroviamo assieme ad alcuni ometti.

Il canale e la vetta

Escursionismo al Monte Duria
Le pareti prima del canale

Ci portiamo così all’inizio del canale che inizia subito dopo una bastionata rocciosa. Il canale non è difficile ma la presenza di ghiaia e sassi mobili richiede un minimo di attenzione. Verso la fine un breve passaggio su roccette ci consegna al traverso che, verso sinistra ed in salita, ci conduce alle rocce finali della vetta.

Panorama grandioso tutto attorno grazie alla posizione del Monte Duria staccato dalla catena principale dei Monti Lariani. Una infilata di cime che da sud partono dal Bregagno per seguire con il Pizzo Paglia, il Ledù, il Sasso Canale, il Sasso Manduino con Ligoncio dietro, la Cima di Malvedello, il Legnone e le Grigne.

Spettacolari inoltre le viste sulla bassa Valtellina e il sottostante lago di Como. Meta consigliata sia per l’impegno fisico ridotto che per i panorami che offre. Da valutare EE solo per breve passaggio al termine del canale, altrimenti da classificare E.