Finsteraarhron
Relazione della salita al Finsteraarhorn per la via normale dalla Finsteraarhornhütte
Relazione
Una vetta grandiosa, la più alta dell’Oberland Bernese. Era da tanto che volevo salirla e finalmente tutto si è incastrato alla perfezione. Partiamo presto per prendere la prima funivia da Fiesch nella valle del Rodano. Dalla stazione intermedia di Kuhboden ci dirigiamo verso il tunnel che permette di evitare una faticosa risalita e conduce direttamente al laghetto glaciale del Marjelensee. Da qui in breve mettiamo piede sul maestoso Grosser Aletschgletscher.
Facciamo fatica e trovare la via migliore tra i seracchi iniziali. Puntiamo verso il centro ma ci accorgiamo subito di non aver scelto la soluzione migliore. In qualche modo raggiungiamo la lingua detritica centrale e la seguiamo fedelmente fino all’ampia distesa glaciale del Konkordiaplatz. Questo tratto sembra non finire mai! Poco prima della bastionata rocciosa su cui sorge la Konkordiahütte ci riportiamo sul lato destro del ghiacciaio. Superiamo “L’angolo” stando sempre sui detriti per evitare una zona crepacciata al centro. Con il senno di poi, conveniva tenersi inizialmente sulla destra (salendo) per poi spostarsi al centro e camminare sulla lingua detritica fino al Konkordiaplatz.
Dopo una breve pausa attacchiamo il Gruneggfirn. Il ghiacciaio è in forte ritirata, non abbiamo visto neanche un crepaccio. La salita al Grünhornlücke è stata estenuante: neve molle e sole già alto che martellava le nostre teste. Finalmente arriviamo al passo e ammiriamo per la prima volta il Finsteraarhorn con la Finsteraarhornhütte. Il rifugio è ancora lontanissimo!
Scendiamo in direzione del Fieschergletscher, questa volta facendo attenzione ai numerosi crepacci. Qui il ghiacciaio è veramente insidioso, sia io che Stefano mettiamo il piede in due buchi nascosti. Dopo diverse ed estenuanti deviazioni per evitare i numerosi crepacci, arriviamo ai piedi della bestionata rocciosa sui cui sorge il rifugio, che raggiungiamo con un breve tratto attrezzato.
Ci abbiamo messo 10 ore dall’arrivo della funivia, siamo completamente cotti. Il rifugio è molto accogliente, i gestori cortesi. Cena tipicamente svizzera con brodino di primo, intermezzo di insalata condita con una strana salsa, polpetta di carne con purè e budino per dessert. Andiamo letto, sveglia puntata alle 3:30. Facciamo colazione, riempiamo il termos e siamo pronti per partire alla volta della vetta. Saliamo con le frontali lungo una traccia di sentiero ben segnalata (bolli e ometti) fino all’attacco del primo ghiacciaio. Anche qui numerosi crepacci ci costringono e diverse deviazioni per trovare la via (siamo i primi). Superato un ultimo grosso buco, arriviamo per detriti alla Fruhstuckplatz, una sella lungo la cresta SW del Finsteraarhorn, da dove è visibile la parte terminale del percorso.
Il secondo ghiacciaio inizia con un breve traverso, da fare con attenzione visto che presenta alcuni tratti ghiacciati e sopra e sotto incombono due seraccate. Successivamente risaliamo direttamente la pala nevosa (35°), verso la fine bisogna fare attenzione, anche qui, ad altri crepacci. Questo tratto è particolarmente duro! Siamo alla Hugisattel, una sella posta tra il Finsteraarhron e l’anticima nord: panorama grandioso verso il baratro del versante NE e la cresta che dovremo affrontare. La cresta è molto divertente, ottima roccia con diversi spuntoni su cui fare sicura. Noi l’abbiamo fatta in conserva con i ramponi ai piedi visto che si alternano diversi tratti innevati. Difficoltà mai superiori al secondo grado, poco prima della vetta il pessaggio più difficile. E’ lunga: noi ci abbiamo messo due ore procedendo in sicurezza.
Finalmente vetta: uno dei panorami più belli che abbia mai visto, si vede tutto! la discesa porta via lo stesso tempo della salita, quindi calcolate bene i tempi. Dalla sella invece si scende rapidamente fino al rifugio. Siamo costretti ad un cambio di programma forzato. L’idea era quella di dormire alla Oberaarjochhütte e uscire a Grimsel, ma è troppo tardi e siamo stanchi. Optiamo per una seconda notte alla Finsteraarhornhütte per poi rientrare il giorno dopo seguendo lo stesso percorso dell’andata. Al mattino il tempo inizia già a peggiorare. Troviamo due austriaci che intendono scendere lungo il Fieschergletscher fino a Fiesch. Soluzione che permette di perdere più velocemente quota, ma dovremo fidarci solo delle indicazioni del rifugista. Proviamoci!
Non scendiamo lungo la ferrata, ma seguiamo una debole traccia in direzione SE che taglia dapprima il versante per poi scendere sul ghiacciaio. Da qui attraversiamo in direzione sud tutto il ghiacciaio per portarci sulla sua destra. Superiamo la prima seraccata stando sulle rocce laterali. Raggiungiamo la seconda seraccata. Qui intravediamo un bollo rosso sulle rocce, indicazione che segna il punto in cui abbandonare il ghiacciaio. Risaliamo un pendio detritico fino al bollo. Da qui parte un sentiero segnalato con ometti. Un breve tratto attrezzato ci permette di superare la terza seraccata. Qui rimettiamo piede sul Fieschergletscher stando verso il centro e quindi spostandoci sulla sinistra per superare l’ultimo salto.
Siamo alla fine della lingua glaciale ma non riusciamo a capire da che parte stare rispetto al torrente. Proviamo sulla sinistra ma arriviamo ad un punto morto. Non possiamo attraversarlo, la corrente è troppo forte. Dobbiamo tornare al ghiacciaio e passare dall’altra parte. Finalmente qui rivediamo qualche ometto che ci porta ai piedi di un’enorme scala che porta alla Burghütte. Optiamo per la variante più semplice: poco più avanti due catene permettondo di superare delle placche e guadagnare il sentiero che porta al rifugio. Siamo tornati alla civiltà! Con un facile sentiero raggiungiamo Fiesch dopo 10 ore di cammino, che avventura! Non dimenticherò mai la discesa lungo il Fieschergletscher, sembrava di essere in un ambiente preistorico.
Una tre giorni fantastica in ambienti himalayani con distanze impressionanti, abbiamo percorso circa 45km in totale!
Galleria fotografica
Potete usare le foto come volete, ci dedico tempo e passione quindi una citazione con il link al mio blog è opzionale ma tanto gradita. In questo caso scrivetemi per dirmi dove l’avete usata 🙂
Mappa e tracce
- Quota minima
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- Quota massima
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- Dislivello
- 0m
- Distanza
- 0km
NB: La rilevazione gps potrebbe non essere sempre precisa e riportare valori errati
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👋 Grazie per aver stampato la pagina. buona uscita!