La discesa verso la Valle della Sancia
Pizzo Quadro 3015m

Un mese di Settembre secco, caldo e soleggiato ci invita di nuovo ad andare in montagna. Partiamo quindi per salire il PIzzo Quadro e quasi completare, mi manca solo il Pizzo Suretta, la salita delle montagne più importanti della Valle Spluga. In auto raggiungiamo Chiavenna e poi Campodolcino, dover si stacca la strada, stretta ma asfaltata, che ci conduce a Starleggia. Appena oltre l’abitato lasciamo l’auto in un ampio spiazzo in prossimità della stanga a quota 1640 m.

Siamo in quattro oggi: io, mio padre, Stefano e Sergio: due veci e due bocia. L’itinerario segue un primo tratto della strada sterrata che porta a San Sisto, per poi seguire le indicazioni verso il Bivacco del Servizio in direzione S. Il sentiero è ben evidente e segnato e la seguiamo senza difficoltà fino ad arrivare a scavalcare la cresta NE che scende dal Motto Alto. Qui pieghiamo verso SO salendo lungo la conca che ci porta, con una ultima rampetta, al Bivacco del Servizio 2750 m. Il bivacco è una bella costruzione in pietra, con nove posti letto, cucina, gas, luce elettrica da pannelli solari, acqua in un laghetto retrostante. Sembra il gemello del Bivacco Val Loga ex Cecchini sulla via di salita del Pizzo Ferrè.

Il panorama è molto bello, ma sopratutto sono belli i colori dell’autunno nelle loro infinite varietà. L’aria mite e tersa consente foto piene di contrasti e colori. Riprendiamo la traccia di sentiero vero O, scavalchiamo la cresta NNE del Pizzo Truzzo, perdiamo una cinquantina di metri, per poi risalire per sfasciumi fin sotto la creta E del nostro Pizzo Quadro. A circa 2850 m si stacca il tratto più ripido della cresta. La traccia è ben evidente e ricca di ometti, che seguiamo fedelmente, arrampicando in qualche tratto ma con difficoltà sempre contenute, un passaggio di II° forse.

Eccoci in vetta al Pizzo Quadro 3013 m con la sua croce metallica, che addobbiamo con bandierine di preghiera nepalesi, che ci siamo portate dal trekking al Campo Base del’Everest l’anno scorso.

Il panorama è a 360 gradi dal lontano Monte Rosa, alla vicina Adula, a tutta la corona di vette della Valle Spluga, ai monti del gruppo Masino-Bregaglia. La sosta è quanto mai piacevole. Non c’è vento, il solo splende, la temperatura è mite, il salamino va giù che è un piacere. Foto ancora e poi, a malincuore rientro. Sotto il Bivacco del Servizio a quota 2440 m circa, abbandoniamo il sentiero di salita per buttarci a N giù nella Valle della Sancia e portarci verso gli alpeggi di Morone, San Sisto e al parcheggio ove abbiamo lasciato l’auto. Ottima compagnia, bellissima giornata, bella camminata, bella cima, belle foto. In una parola una goduria.