Bufera sulla cresta del San Primo
Bufera sulla cresta del San Primo

Oggi è prevista una perturbazione molto intensa con neve a quote collinari. L’idea è quella di fare qualche discesa in neve fresca lungo le piste del San Primo, magari arrivando anche in vetta. Arrivo al parcheggio dello skilift sotto una fitta nevicata, ci sono già 20cm freschi. Attacco le pelli e inizio a risalire i ripidi pendii in direzione dell’Alpe Terrabiotta. Opto per la salita lungo la “via normale”, ovvero lungo il costolone di sinistra incrociando le piste delle mountain bike.

Siamo solo io e Giorgio, un ciaspolatore che mi accompagnerà fino in vetta. Arrivati al colle veniamo investiti da violente raffiche, un marchio di fabbrica di questo luogo. La cresta è spazzata da un vento furioso, che forma delle bellissime cornici sul lato nord. In vetta ovviamente non c’è nessuno, il tempo di bere un thè, togliere le pelli e poi rientro immediato, impossibile sostare qui!

Giorgio scende al Rifugio Martina, io decido di ripercorrere la via di salita, questa volta lungo il sentiero a mezzacosta. Scelta sbagliatissima: la neve ha creato degli accumuli da vento spaventosi e riesco a fare solo pochi metri sciando. Il resto è una grande ravanata con diversi togli e metti, impossibile rimettere le pelli. Finalmente riguadagno il colle e inizio la discesa vera e propria. Neve spettacolare, anche se un pò pesante. I pendii sono tutti per me, discesa breve ma intensa! Ora i cm al piazzale sono 40, non mi resta che tornare a casa, non prima di una bella polenta allo Chalet Gabriele.