Sulla vetta del Monte Del Forno
Monte Del Forno

Gita in Valmalenco per effettuare i rilievi fotografici del Ghiacciaio di Valbona. Partiamo alle 5 da Desio alla volta di Chiareggio dove parcheggiamo alla fine della strada asfaltata in località Pian del Lupo: solito dilemma, scarponi o scarpette? Optiamo per le scarpette, confidenti che la poca neve verrà subito fusa in giornata. Il sentiero sale dapprima in un bellissimo bosco per poi raggiungere l’Alpe Vezzeda inferiore e quindi quella superiore, dove il panorama si apre sul Monte Sissone e la Cima di Rosso.

L’Alpe di Vezzeda
L’Alpe di Vezzeda

L’autunno si avvicina: la luce sta cambiando e i colori cominciano a scaldarsi, sta per iniziare la stagione che preferisco! Ci addentriamo in un bellissimo bosco di larici che risaliamo fino all’imbocco della Val Bona. Attraversiamo il torrente grazie ad un ponticello e iniziamo a risalire la valle sulla sua sinistra orografica puntando l’evidente Passo del Forno. Poco prima ci fermiamo alla stazione fotografica 230 per le foto al Ghiacciaio strapazzato da questa torrida estate.

Arrivati al passo iniziamo la salita verso le vetta per roccette innevate e deboli tracce di sentiero, sempre ben segnalato dai bollini svizzeri. Arrivati alla base della perete indossiamo casco e imbrago per affrontare il breve tratto di ferrata che conduce alla vetta. Tutto molto semplice, in breve tempo tocchiamo i 3210m del Monte Del Forno.

Sul traverso della ferrata del Monte del Forno
Sul traverso della ferrata

Panorama che si apre verso l’Engadina, il Ghiacciaio del Forno e il Bernina. Scendiamo in fretta per raggiungere la seconda postazione fotografica. Per raggiungerla dobbiamo perdere 100m di quota seguendo per un tratto il sentiero che conduce al Passo del Muretto. Dopo una grande ravanata tra blocchi più o meno stabili, arriviamo alla postazione e riprendiamo il ghiacciaio anche da questa posizione. Recuperiamo il dislivello perso e, raggiunta la sella, svalichiamo per tornare sul sentiero che ci riporta in breve al passo del Forno. Da qui, senza più soste, scendiamo a Chiareggio.

Un’escursione molto scenografica dal notevole dislivello (1600m): il tratto finale è semplice, può essere effettuato anche senza kit da ferrata, il casco invece è consigliato!